A dispetto di molti interventi di manutenzione, la ricarica dei condizionatori auto non avviene secondo scadenze regolari.

Molti guidatori sostengono di dover procedere con l’intervento di ricarica ogni 2 o 3 anni, mentre altri sostengono questa spesa solo una volta ogni 6 o 7 anni.

Si tratta di tempistiche normali, derivanti dallo stato di benessere del veicolo stesso.

Tubature e raccordi, infatti, possono allentarsi e perdere delle piccole quantità di gas refrigerante.

Ovviamente, ogni veicolo è stato costruito per segnalare la necessità di una ricarica più o meno immediata.

I modelli più nuovi hanno infatti delle apposite spie che si illuminano quanto il livello di gas refrigerante è troppo basso o del tutto insufficiente.

Nei veicoli più vecchi, invece, il bisogno di procedere con una ricarica si fa sentire quanto la temperatura nell’abitacolo non è quella desiderata

e non si riesce a raggiungerla anche dopo molte ore di utilizzo del sistema di climatizzazione.

Costi e tempi della ricarica climatizzatore auto

In realtà, la semplice ricarica dei condizionatori auto non ha un costo eccessivo.

Un intervento su un veicolo in buone condizioni è alla portata di tutti.

Considerando che deve essere fatto soltanto una tantum, si tratta di una spesa decisamente sostenibile.

I tempi, dal canto loro, sono pressoché irrisori:

un professionista può impiegare da un minimo di mezz’ora ad un massimo di 2 ore per ricaricare del tutto il climatizzatore del veicolo scelto.

A far lievitare i costi possono essere gli eventuali guasti. Uno dei problemi più frequenti riguarda il filtro antipolline.

Questo particolare dispositivo può intasarsi e rendere il funzionamento del climatizzatore più difficoltoso.

Può accadere poi che il compressore si guasti, a causa di un urto o di un problema meccanico.

In questo caso, l’intervento potrebbe rivelarsi più costoso perché a mancare è il sistema che si occupa non solo della regolazione della pressione dell’aria, ma anche del circolo dell’aria fredda all’interno del veicolo.

Anche in questo caso, è possibile rassicurare il guidatore, dicendo che si tratta di interventi isolati e che possono rappresentare un vero investimento per migliorare le condizioni del veicolo.

In rete abbondano kit di ricarica aria condizionata fai-da-te ma il nostro consiglio è quello di rivolgersi sempre e comunque ad un professionista.

Questi è l’unico in possesso degli strumenti necessari per valutare, tramite diversi test, se l’impianto subisce perdite di gas consistenti che devono essere sanate prima della ricarica.

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